Isabella Pettine: Un’Artista Poliedrica
Isabella Pettine nasce a Milano il 12 agosto 1984. Viaggiatrice instancabile, ha vissuto tra Italia, Inghilterra, Argentina e Messico, lavorando come insegnante di lingue. Le sue esperienze nel mondo hanno profondamente influenzato il suo percorso artistico, che ha spaziato dalla pittura alla scrittura.
Tra i lavori di Isabella più rappresentativi figura una riproduzione su pannello in legno dell’opera di Alfons Mucha, artista che amava per la sua appartenenza all’Art Nouveau. I vivaci colori di Puerto Morelos, in Messico, dove ha trascorso parte della sua vita, si riflettono in molti dei suoi dipinti, come nel suo “Paesaggio con giaguaro” e nell’introspezione della sua “Tecnica mista”, opere in cui emerge tutta la sua energia vitale.
Durante i suoi viaggi, quando tornava nel suo quartiere di appartenenza, Montesacro, a Roma, amava disegnare. Tra le sue creazioni, spicca un disegno tecnico della “Chiesa dei Santi Angeli Custodi”, che Isabella osservava dalla finestra di casa.
Con passione, Isabella si dedicava anche alla realizzazione di ritratti di familiari e amici, sperimentando tecniche diverse per catturare la loro essenza.
L'Artista e la Scrittrice
Oltre che pittrice, Isabella era anche una scrittrice. Nel 2016 ha pubblicato la sua autobiografia “Il Ballo della Vita”, un’opera in cui racconta con delicatezza e profondità il suo percorso personale. Inoltre, ha contribuito alla traduzione in inglese e in italiano del trattato “Storie di Migranti” di Fabrizio Macor, dimostrando il suo interesse per le questioni sociali e umanitarie.
L'eredità di Isabella
Isabella è stata musa per molti artisti locali, ispirando opere come quelle di William Di Lello, che ha rappresentato momenti significativi della sua vita attraverso l’arte, e i ritratti delle sue amiche care, Paola Suriano e Lorenza Zanotti.
In sua memoria, è nata l’associazione “Il Ballo della Vita”, con l’obiettivo di affrontare le problematiche psicologiche e psichiatriche dei giovani e degli anziani. L’associazione porta avanti l’eredità di Isabella, cercando di fare la differenza nella vita di chi, come lei, ha conosciuto la sofferenza e il dolore, ma anche la bellezza e l’arte.